Il ruolo del notaio nell’antiriciclaggio

Per prevenire il fenomeno del riciclaggio del denaro esistono molti sistemi, a livelli diversi e che prevedono professionalità diverse. Una di queste è il notaio, che ha un ruolo importantissimo di cui parleremo qui di seguito.

Normativa antiriciclaggio e notai

Innanzitutto, ricordiamo che il riciclaggio prevede che avvenga una sostituzione o trasferimento di denaro, beni o altre utilità che provengono da delitti dolosi, ovvero nel compimento di altre operazioni che ostacolino l'identificazione della loro provenienza, quando questa sia delittuosa.

Secondo la normativa in materia di antiriciclaggio, spetta al notaio provvedere all’identificazione della clientela, oltre che individuare il titolare effettivo dell’operazione e comunicare eventuali operazioni sospette.

Le operazioni sospette vengono indirizzate nello specifico a UIF, Unità di Informazione Finanziaria presso Banca d’Italia, che il notaio contatta tramite apposita segnalazione.

La storia dei notai nell’antiriciclaggio

Il ruolo del notaio è andato definendosi nel corso degli anni, e anche il suo rapporto con la normativa antiriciclaggio si è modificato nel tempo.

Ecco le tappe principali di questo processo definitorio:

Quante operazioni sospette trasmettono i notai?

È l’Unità d’Informazione Finanziaria (UIF) a rivelare che circa il 90% delle segnalazioni di operazioni sospette trasmesse dai professionisti provengono da notai.

Un numero del genere mette in luce non solo la concretezza del ruolo fiduciario della figura di notaio per il cittadino, ma anche il suo apporto fondamentale alla legalità.

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