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Com'è andato il mercato immobiliare durante la pandemia?

È uscito un report sull’andamento del mercato immobiliare nel 2020, insomma, in piena pandemia, pubblicato dal sito notariato.it. Un resoconto chiaro e basato sui dati, che ci rivela una realtà cambiata rispetto al pre-pandemia, anche se con alcune abitudini immobiliari comuni.

Le compravendite immobiliari sono calate nel 2020

Se compariamo il dato delle compravendite totali del 2020 con il 2019 dobbiamo registrare un calo pari almeno 8,2%, per un totale di 1.035.997 compravendite.

È evidente che la chiusura delle attività e la limitazione degli spostamenti personali hanno contribuito in gran parte a questo andamento: ce ne rendiamo conto confrontando il marzo 2020 con l'anno precedente, dove il calo è del 51%, e peggiora ad aprire con un 75%.

Ma il dato che più ci fa riflettere sul ruolo dei blocchi e delle chiusure in merito alle compravendite immobiliari è il calo della pressione negativa che invece si registra a maggio 2020 (-26%).

Lo scambio di fabbricati

La lenta ma decisa crescita di compravendite alla quale si assisteva negli anni precedenti si trova quindi arenata nei primi mesi del 2020, allo scoppio della pandemia. Lo scambio solo dei fabbricati ha subito infatti un calo del 7,8% delle compravendite totali.

Se cerchiamo di intercettare la differenza tra il periodo di isolamento con quello di maggiore libertà abbiamo un quadro simile al dato precedente: il calo dello scambio di fabbricati nel primo semestre è del 12,7%, mentre nel secondo semestre abbiamo un aumento del 6,5% (in entrambi i casi stiamo confrontando le cifre del 2019 e quelle del 2020).

Per gli immobili esclusivamente abitativi, se confrontiamo il primo e il secondo semestre 2020 abbiamo un più 41,10% di compravendite, con un generale calo del 7,2 % dal 2019.

Il ruolo delle agevolazioni immobiliari in pandemia

I bonus e agevolazioni per l'acquisto di casa si può dire che abbiano dato i loro frutti: il 60% degli acquisti totali prevede un’agevolazione per la prima casa.

Se scendiamo nel dettaglio della richiesta di mutui, abbiamo nel primo semestre 2020 una riduzione del 17% dei mutui rispetto al 2019, mentre se consideriamo l'intero anno 2020 la riduzione ammonta al -8%, per quanto riguarda il capitale erogato.

Quello che è rimasto stabile invece è il valore medio annuale del mutuo, che registra un leggero aumento nel 2020: il report parla di un valore medio di “71.543 euro contro i 170.041 del 2019”.

Per quanto riguarda le surroghe, l'aumento è stato del 17,3% nell'intero 2020, con un calo del 6,3% però nel secondo semestre.

I prezzi

Anche i prezzi sono un fattore utile per capire l'andamento del mercato immobiliare in pandemia, anche se è sconsigliabile riferirsi troppo ai prezzi medi quando si fa una valutazione sull'opportunità o meno di comprare casa.

Come premessa si può dire infatti che siamo in un periodo in cui è estremamente conveniente comprare casa, in linea generale, anche se questa tendenza va esaurendosi e i prezzi gradualmente si alzano.

Nel 2020 abbiamo avuto un prezzo medio di compravendita da privati di 151.382€, rispetto ai 144.921€ del 2019, e un prezzo mediano per gli immobili che hanno goduto dell’agevolazione prima casa pari a 116.000€ nel I semestre, e a 110.000€ nel II semestre 2020.

Tendenzialmente, i valori medi e mediani degli immobili acquistati da imprese sono più alti.

Per quanto riguarda invece gli immobili di valore superiore a 1 milione di euro, sono stati in calo nel 2020 rispetto al 2019, con la netta prevalenza degli immobili abitativi e acquistati come seconda casa dalle imprese.

 

Questo è un quadro generale, che non deve incidere sul bilancio e sui bisogni di ognuno. Però, avere un quadro d’insieme può sempre essere un tassello in più, utile per fare valutazioni più precise quando ci si appresta a comprare casa.

 

 

Redazione Studio Chianca

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