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Acquistare o vendere una casa che presenta irregolarità edilizie può comportare gravi rischi legali e finanziari. In questa guida approfondiremo cosa sono gli abusi edilizi, come identificarli e quali sono le soluzioni per regolarizzarli, con un’attenzione specifica a chi vuole comprare o vendere un immobile.
Gli abusi edilizi si verificano quando un immobile è costruito, modificato o utilizzato in modo non conforme alle normative urbanistiche e edilizie vigenti. Si tratta di situazioni in cui i lavori eseguiti non rispettano i permessi rilasciati, oppure sono stati effettuati senza richiedere le necessarie autorizzazioni.
Un immobile con abusi edilizi può essere soggetto a:
Per chi desidera comprare o vendere casa, è essenziale verificare la regolarità edilizia dell’immobile. Ecco come fare:
Verifica che l'immobile corrisponda al progetto depositato presso il Comune. Gli elementi da controllare includono:
La planimetria catastale deve corrispondere allo stato attuale dell’immobile. Eventuali difformità possono indicare la presenza di abusi.
Richiedi al Comune il progetto edilizio originale e i relativi permessi. Verifica che tutte le modifiche siano state autorizzate.
Un tecnico qualificato (geometra, architetto o ingegnere) può effettuare un sopralluogo e confrontare lo stato di fatto con i documenti ufficiali per individuare eventuali irregolarità.
Sì, ma solo in determinati casi:
Acquistare un immobile con abusi edilizi senza regolarizzarli può comportare:
Sanare un abuso edilizio significa regolarizzare l’immobile, ottenendo le autorizzazioni mancanti e pagando eventuali sanzioni. Ecco i principali passaggi:
Non tutti gli abusi edilizi possono essere sanati. Un abuso è sanabile se:
Entrambe richiedono un tecnico abilitato che certifichi lo stato dell’immobile e il pagamento delle sanzioni (generalmente a partire da 1.000 euro).
Il condono edilizio è una misura straordinaria che consente di regolarizzare abusi edilizi effettuati entro una certa data, pagando una somma proporzionale al valore dell’abuso. Tuttavia, non esistono condoni attivi in Italia al momento.
Sanare un abuso edilizio comporta il pagamento di:
Se l’abuso non è sanabile, è necessario ripristinare lo stato originario dell’immobile, rimuovendo le modifiche abusive. Questo processo può prevedere la demolizione delle parti abusive, ad esempio, tettoie, verande o ampliamenti non autorizzati, oppure il ripristino della destinazione d’uso originale.
Il ripristino deve essere eseguito entro i termini indicati dalle autorità comunali per evitare ulteriori sanzioni.
In generale, rivolgersi a un notaio di fiducia in fase di compravendita mette al riparo dai rischi dell’abuso edilizio da sanare, visto il ruolo di garanzia della figura del notaio.
Redazione Studio Chianca