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Cosa intendiamo per abuso edilizio?

Prima di effettuare una compravendita immobiliare un ruolo importantissimo viene occupato dalle verifiche sugli abusi edilizi. 

In molti si chiedono cosa si intende realmente per abuso edilizio: riguarda il Comune? Il Catasto? Una volta accertato che siamo di fronte a un abuso edilizio, come si sana? Di chi è il compito di verificare che ne esistano, in fase di acquisto di un nuovo immobile o di vendita?

Abuso edilizio: definizione

Si definisce “abuso edilizio” la situazione in cui un immobile sul territorio viene modificato senza un’opportuna autorizzazione. 

Questa autorizzazione mancante può essere il provvedimento amministrativo richiesto al Comune, che concede il permesso di costruire, oppure la mancata denuncia di inizio attività per le imprese, oppure una semplice difformità tra quanto costruito e quanto dichiarato.

In sostanza, un abuso edilizio viene accertato quando c’è difformità di tipologia, volumetria, planimetria o uso, rispetto al permesso che è stato rilasciato dal Comune oppure dal Catasto.

Cosa succede se viene accertato un abuso edilizio

Innanzi tutto, l’autore dell’abuso va incontro a una sanzione, che varia a seconda dell’abuso: abbiamo la demolizione delle parti in eccesso, ad esempio, oppure l’acquisizione da parte del Comune di riferimento, oppure il pagamento di una sanzione amministrativa.

In molti casi è comunque possibile ottenere una sanatoria, soprattutto quando si tratta di piccole modifiche come spostamento di pareti o finestre, tutte piccole difformità che dovrebbero essere sanate prima di vendere l’immobile. 

Come sanare un abuso edilizio

La sanatoria è vincolata a una doppia conformità: l’intervento deve essere conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento della realizzazione, ma anche al momento della presentazione della domanda (si parla di doppia conformità).

Attenzione a non confondere la sanatoria con il condono edilizio. Un condono edilizio avviene quando si ottiene l’annullamento di un reato penale, in modo totale o parziale.

Si può vendere casa con un abuso edilizio?

La risposta è ovviamente no. O meglio, il venditore è tenuto a sanare l’abuso edilizio prima della compravendita, segnalando al futuro acquirente l’impegno preso per la sanatoria e dando tempi certi per i lavori che verranno effettuati.

Si invita a fare sempre attenzione a questi casi, dato che è possibile vedere online molti annunci di immobili in vendita che parlano di abusi edilizi la cui sanatoria è a carico del compratore.

Anche per questo motivo è importante farsi affiancare da un notaio di fiducia, che effettui le verifiche corrette sull’immobile che sarà oggetto di compravendita.

Per qualsiasi ulteriore chiarimento, Studio Chianca è a vostra disposizione per una consulenza e un’assistenza di fiducia, che metta voi e la vostra famiglia al riparo da abusi - edilizi e non.

Redazione Studio Chianca

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