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Breve storia delle società cooperative

Le società cooperative sono fortemente radicate nelle nostre abitudini di consumo e nel nostro tessuto economico. Sebbene oggi abbiano ormai raggiunto una certa maturità economica e normativa, non è ovviamente sempre stato così.

Da dove nascono le società cooperative e come sono arrivate all’organizzazione attuale?

Le origini delle società cooperative

È forse impossibile risalire al primo esempio di cooperativa in senso ampio, se intendiamo con il termine una “associazione di lavoratori e/o artigiani che si impegnano ad abbattere il costo del lavoro e garantire ai soci delle forme di assistenza”.

Tali forme di associazioni potrebbero benissimo essere esistite in maniera informale senza che ne siamo a conoscenza, in diverse società economicamente strutturate.

A scanso di equivoci, va premesso che le corporazioni artigianali del pre-rivoluzione industriale non possono essere considerate cooperative, per la loro natura esclusiva, dove i benefici sono sì concretamente materiali e spirituali, ma sono rivolti unicamente ai soci in contrapposizione all’esterno.

Si può dire che la rivoluzione industriale abbia impresso una spinta modernizzatrice e spesso degradante al lavoro, e con essa abbia trascinato anche i modelli corporativi.

Quindi, si può dire che proprio con la Rivoluzione Industriale nasce la raison d’etre delle cooperative. Queste nascono prima in maniera spontanea come associazioni di consumatori e/o lavoratori in cerca di mutualismo.

Bisognerà aspettare qualche anno perché diventino organismi strutturati e in grado di sopravvivere più di qualche mese o anno.

La prima cooperativa in Inghilterra

Se vogliamo trovare un antenato illustre dobbiamo considerare come prima cooperativa quella di Rochdale, in Inghilterra. Rochdale era un sobborgo di Manchester caratterizzato come molti altri dall’elevata presenza di operai tessili. Furono loro ad unirsi in associazione spontanea e a creare un vero e proprio statuto contenente gli obiettivi della cooperativa: prima un negozio cooperativo, che fallì in un paio d’anni. Poi, nel 1844, la prima cooperativa di consumo in senso moderno, dove si generava con la vendita un profitto che veniva spartito tra i soci sulla base degli acquisti fatti.

Viceversa, la principale caratteristica delle cooperative di consumo degli inizi era la vendita al prezzo di costo, che però spinse diverse cooperative a chiudere per l’insostenibilità dell’attività, non in grado di autofinanziarsi. Comprensibilmente, i modelli cooperativi che sopravvissero furono quelli come Rochdale, in grado di vendere al miglior prezzo di mercato, ottenendo il surplus per re-investimenti.

Parallelamente a queste prime cooperative nascevano anche delle società di mutuo soccorso che previo versamento di un contributo periodico fornivano assicurazione e assistenza ai consociati.

Le cooperative in Italia

In Italia la prima Società Cooperativa di Consumo per il Popolo nacque ufficialmente a Firenze nel 1863, e due anni dopo a Como.

Vi fu una fioritura e una definizione delle società cooperative tra le due guerre, con il fenomeno storico della differenziazione tra cooperative di stampo cattolico prevalentemente nell'area del Trentino, e dall’altro di cooperative di matrice socialista.

Durante il ventennio ci fu poi un certo immobilismo normativo delle cooperative, dovuto all’imposizione dell'adesione all'Ente Nazionale Cooperative e a diverse ingerenze e incursioni da parte del regime.

Società cooperative oggi - il riconoscimento della Costituzione

Possiamo dire che il movimento di definizione normativa delle cooperative come lo conosciamo oggi sia nato dagli anni ‘90 con la Lega delle Cooperative e le altre cooperative centrali che  hanno impostato un quadro normativo a uso di riferimento morale e sociale.

Come riferimento principale del riconoscimento politico delle società cooperative e della loro importanza vale l'articolo 45 della Costituzione, che recita: “la Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità”.

Studio Chianca fornisce anche servizi notarili per le società cooperative.

Qui si trovano i nostri contatti.

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