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Testamento olografo vs testamento pubblico - modalità e vantaggi

Il desiderio di mettere nero su bianco le proprie volontà arriva a ogni persona in momenti diversi. Il dubbio successivo è: meglio un testamento olografo o un testamento pubblico?

In questa breve guida vedremo insieme tutte le modalità per stilare un testamento olografo e uno pubblico, analizzando i rispettivi pro e contro.

Testamento olografo o pubblico - le differenze

Il testamento costituisce un punto importante nell’ambito del passaggio generazionale del patrimonio: consente di distribuire il proprio patrimonio tra gli eredi o beneficiari, ma senza un effetto immediato, in quanto il testamento vale solo a partire dall’apertura della successione.

Lasciamo da parte le successioni internazionali (per cui avrebbe senso menzionare anche il certificato successorio europeo), o il testamento segreto, e focalizziamoci sui due tipi principali di testamento: olografo e pubblico.

Testamento olografo

In ogni momento della tua vita è possibile prendere un foglio di carta, una penna e scrivere un testamento.

Certo, si tratta di una semplificazione, perché il testamento olografo necessita di alcune specifiche caratteristiche per essere ritenuto valido, però sostanzialmente ogni persona può redigerlo in ogni momento.

Infatti, il testamento olografo formalmente ha bisogno solo di 3 caratteristiche:

  • Data
  • Firma
  • Autografia (quindi non sono validi testamenti al computer, alla macchina da scrivere, sotto dettatura).

Per quanto riguarda il contenuto, bisogna scegliere la maggiore chiarezza possibile e non lasciare spazio ad ambiguità. Non è solo una questione logica, ma prettamente tecnica (per questo rimandiamo all’articolo 620 del Codice Civile).

Svantaggi del testamento olografo

I problemi del testamento olografo sono che:

  • La conservazione non è sempre semplice, e il rischio di smarrimento o falsificazione è alto
  • Essendo scritto in modo atecnico, il testamento olografo può essere oggetto di interpretazioni discordanti
  • Non essendo stato formulato di fronte a testimoni, spesso può essere oggetto di contestazioni.
  • Il testatore deve essere in grado di scrivere. Non si parla tanto di analfabetismo, quanto piuttosto di menomazioni fisiche. Infatti non è valido il testamento olografo sotto dettatura o scritto al computer.

Ecco che quindi molti individui optano per la maggiore sicurezza del testamento pubblico.

Testamento pubblico

Il testamento pubblico viene redatto da un notaio, che traduce in legge quanto viene enunciato in termini generici. Significa che la persona che sta formulando le proprie ultime volontà non si deve preoccupare di enunciarle in una forma corretta, perché questo è il compito del professionista.

In più, il testamento viene conservato e pubblicato dallo stesso notaio, quindi non si rischiano smarrimento o falsificazione.

Svantaggi del testamento pubblico

I principali svantaggi del testamento pubblico sono:

  • Occorre scegliere il momento giusto, in cui si ha chiaramente deciso cosa fare del proprio patrimonio.
  • Se si desidera la modifica o la revoca, bisogna recarsi nuovamente dal notaio.

Insomma, molti individui scelgono il testamento olografo per la sua maggiore disponibilità, affidandolo a un erede di fiducia.

Ma spesso capita che il testamento olografo sia nullo per l’assenza di alcuni dettagli formali, o per la mancata chiarezza del contenuto. Il che rende il testamento olografo una scelta di compromesso tra l’informalità e il testamento pubblico, che invece ha vera e propria natura di ufficialità.

Quale scegliere?

Una scrittura privata diventa ufficiale solo con la pubblicazione, a seguito della morte del testatario.

Questo ci porta a una considerazione: è evidente che non sempre gli eredi e beneficiari del testamento sono inclini ad accettare la convocazione per la lettura di un testamento segreto - facciamo un esempio - di cui non avevano mai sentito parlare prima.

Il caso dell’impugnazione del testamento è drammaticamente comune in caso di testamento olografo: o perché il testamento non è scritto in forma chiara, o perché si reputa che il testatario non fosse in grado di intendere e di volere, oppure chiedendo una perizia calligrafica perché si contesta il fatto che sia un testamento autografo.

Quindi, è sicuramente una scelta più sicura e affidabile quella di affidarsi a un notaio e di farsi seguire durante il delicato processo di redazione delle proprie ultime volontà.

 

Redazione Studio Chianca

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