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Avviare una startup: serve il notaio?

A fronte delle molte informazioni che si vedono circolare su Internet, è il momento di chiarire la questione una volta per tutte: mentre fino a marzo 2021 venivano aperte diverse startup innovative anche con una procedura del tutto online, da dopo il 29 marzo 2021 fondare una startup richiede la presenza di un notaio.

La confusione sull’argomento deriva da una misura che prima era in vigore, e che vedremo di seguito più nel dettaglio.

La vicenda

Tutto inizia con il decreto ministeriale del 17 febbraio 2016, che definisce le modalità di redazione degli atti costitutivi di società a responsabilità limitata (startup innovative). Il decreto è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 56 dell'8 marzo 2016 e segna una svolta nella costituzione delle cosiddette “startup innovative”: da quel momento si è infatti consolidata la pratica di costituire una startup innovativa interamente attraverso una procedura online, senza ricorrere all’intermediazione del notaio.

Evitando di entrare nel merito della liceità o meno del provvedimento, proseguiamo la storia: il Notariato presenta ricorso al Tar del Lazio, ricorso che viene respinto nel 2017.

Il 29 marzo 2021 invece il Consiglio di Stato accoglie il ricorso: infatti, il controllo notarile in sede di costituzione di srl e startup è a presidio della legalità, e non può essere tralasciato.

Il notaio è fondamentale per la costituzione di una startup

La figura notarile nell’ambito del processo di una startup innovativa non è solo un obbligo di legge, è anche una soluzione di garanzia per gli imprenditori e le imprenditrici che decidono di intraprendere questo percorso.

Tecnologia e innovazione, le caratteristiche legate a doppio filo al concetto stesso di una startup innovativa, sono importantissime in una società che mira alla competitività internazionale su settori strategici come le nuove tecnologie, le infrastrutture cloud, ma anche il biotech, le soluzioni finanziarie, e molti altri comparti di business.

Proprio a fronte dell’importanza della tecnologia e dell’innovazione non si può negar loro la figura di garanzia unica e insostituibile rappresentata dal notaio.

Infatti, la certezza di avere - per così dire - le spalle coperte, non è così scontata per chi attua una procedura online.

Per quanto curato nei dettagli e protetto da cyber-attacchi, un processo online non sarà mai nemmeno lontanamente equivalente a una consulenza notarile, e alla presenza di garanzia del notaio all’atto della costituzione della startup.

Vediamo ora la definizione più corretta di startup innovativa, per inquadrare meglio l’argomento.

Definizione: cos’è una startup innovativa

Quello che contraddistingue questa peculiare società è l’oggetto sociale prevalente: per una startup innovativa, infatti, l’oggetto sociale è lo sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi che abbiano un alto valore innovativo e tecnologico.

Come forma societaria invece parliamo di una società di capitali, e in alcuni casi anche di una cooperativa. 

Una startup innovativa deve ovviamente soddisfare alcuni requisiti di base: innanzitutto, avere la propria sede principale in Italia, oppure avere uno stabilimento produttivo o una filiale in Italia e la sede principale in uno Stato europeo o nello spazio economico europeo.

Inoltre, una startup innovativa solo è giovane: ha necessariamente meno di 5 anni e non nasce dalla fusione, scissione o cessione di ramo d'azienda.

Le caratteristiche industriali

A livello industriale, la startup innovativa deve possedere almeno una di queste 3 caratteristiche:

  1. dipendenti /collaboratori: almeno i due terzi della startup innovativa devono avere una laurea magistrale, oppure un terzo deve avere un titolo di dottorato o di laurea con almeno 3 anni di attività di ricerca alle spalle
  2. le spese destinate a Ricerca e Sviluppo devono essere maggiori o superiori al 15% del costo/valore della produzione
  3. la startup innovativa deve avere almeno un brevetto o privativa industriale.

 

Le caratteristiche e le possibilità offerte dal formato “startup innovativa” non si riducono certo a questo elenco, ma nemmeno alla forma societaria.

Ecco perché una consulenza notarile, oltre che obbligatoria per la costituzione della società, è anche utile: il notaio è il consulente di fiducia di famiglie e imprese, comprese le startup.

Il suo ruolo è ineliminabile.

 

Redazione Studio Chianca

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